Unioncamere, Assocamerestero e Ministero dello Sviluppo Economico per la prima volta insieme per un progetto integrato per le piccole e medie imprese: “serviva una strategia”
Per la prima volta insieme Unioncamere, Assocamerestero e Ministero dello Sviluppo economico si uniscono per un progetto integrato e di sistema per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Un progetto unitario, presentato ieri a Roma, che per il 2010 prevede 1231 iniziative organizzate dalle Camere di Commercio italiane e 1800 dalle Camere di Commercio italiane all’estero, volte soprattutto all’aumento di accordi di collaborazione con le imprese estere.
“E’ la prima volta che il nostro sistema camerale – ha dichiarato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - presenta i dati della propria progettualità per affrontare un tema così strategico come quello dell’internazionalizzazione. La riforma del sistema camerale intervenuta nel febbraio scorso contiene un forte richiamo al ruolo che la rete camerale svolge come supporto per l’internazionalizzazione, raccordandosi con i programmi del Ministero dello Sviluppoeconomico e ufficializza il termine ‘sistema camerale’, comprendendo in esso la rete delle 105 Camere di commercio, delle 20 Unioni regionali, delle Aziende speciali, dei Centri estero, delle 75 Camere di commercio italiane all’estero e delle 35 Camere estere in Italia”. “Le camere di commercio italiane all’estero – ha detto il presidente di Assocamerestero Augusto Strianese -sono associazioni privatistiche composte da imprenditori che si trovano nel territorio, lo conoscono bene e rappresentano per noi dei punti di riferimento forti per capire che iniziative portare avanti in quel determinato paese.
Le camere di commercio italiane all’estero hanno preparato circa 1800 progetti di cui una gran parte è stata presentata al Ministero per lo Sviluppo economico per un valore di circa 58 milioni di euro. Di questi 58 milioni, progetti per 48 milioni sono stati presentati per il cofinanziamento dal Ministero, mentre 10 milioni di iniziative verranno attivati direttamente dalle Camere di commercio senza un cofinanziamento. Un cofinanziamento che non è al 100% ma al 40%, circa altri 30-35 milioni di euro di iniziative verranno direttamente dalle Camere di Commercio italiane all’estero”. Sull’importanza del “fare sistema” è tornato anche il viceministro per lo Sviluppo economico Adolfo Urso. “Facendo così – ha detto Urso – si fa davvero sistema. Sistema tanto più importante perché riguarda l’internazionalizzazione delle piccole e micro imprese italiane” che “hanno bisogno oggi più che mai – ha evidenziato Urso -di andare all’estero”, dal momento che “il mercato interno italiano ed europeo è in una situazione stagnante, mentre i mercati esteri, soprattutto i paesi emergenti, sono già in una fase significativa di crescita economica”.
Il viceministro ha espresso preoccupazione per la “debole crescita interna dell’Italia”: “troppo debole per farci recuperare quanto è stato perso negli anni precedenti. E questa crescita è trainata sostanzialmente dall’esportazione. Nei primi tre mesi di quest’anno l’export italiano è cresciuto di circa il 7% rispetto allo scorso anno, soprattutto nei confronti dei grandi mercati emergenti e questo ci incoraggia. A marzo nei confronti dei mercati extraeuropei la crescita è stata superiore al 12%. Questa crescita delle esportazioni – ha spiegato Urso -ha determinato una crescita del prodotto interno lordo, ma meno del passato. Questo significa che dobbiamo da una parte raddoppiare gli sforzi per esportare di più, soprattutto nei mercati extraeuropei, che sono quelli che hanno ricominciato a crescere, e nel contempo realizzare tutte quelle misure per accelerare anche la crescita interna, perché le esportazioni da sole non possono farcela”.