Strianese: A Napoli la convention del 2011
Assocamerestero
La convention mondiale 2011 delle Camere di commercio italiane all'estero (Ccie) si terrà a Napoli. Lo rivela il presidente di Assocamerestero Augusto Strianese durante la presentazione dei lavori dell'edizione di quest'anno, in corso a Parma fino a domani. L'imprenditore campano spiega che la decisione è stata presa domenica sera dalla riunione plenaria dei delegati dopo la candidatura avanzata dall'ente camerale partenopeo presieduto da Maurizio Maddaloni.
Le linee programmatiche per il 2011 prevedono due priorità: favorire il radicamento delle imprese italiane all'estero aggregate per filiere produttive e tutelare e valorizzare le tipicità. La convention mondiale, giunta quest'anno alla diciannovesima edizione, è lo scenario in cui la collaborazione tra Governo, sistema camerale e Simest diventa un vero e proprio patto per dare alle imprese italiane un sostegno sempre più concreto nel mondo. Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello spiega che "vogliamo saldare questa alleanza virtuosa con le istituzioni per specifiche funzioni di supporto all'internazionalizzazione. Per questo diventa fondamentale costruire anche con Simest degli specifici progetti di accompagnamento alle imprese sui mercati esteri".
"In questo nuovo scenario la rete delle Ccie è pronta a fare la sua parte offrendo esperienza e competenze - assicura Strianese-. Le Camere italiane all'estero hanno sviluppato una fortissima capacità di fornire servizi personalizzati a supporto dell'internazionalizzazione".
"La naturale complementarietà tra le nostre attività e quelle del sistema camerale in Italia e all'estero esce maggiormente rafforzata dall'incontro di oggi - aggiunge Giancarlo Lanna, presidente di Simest -. Nuovi strumenti accompagnatori messi a punto daranno ulteriore impulso alla nostra azione, come quello per la patrimonializzazione delle Pmi che fatturano all'estero il 20 per cento, cui potremo concedere fino a 500mila euro rendendo più agevole l'accesso al credito".
Il viceministro per lo Sviluppo economico Adolfo Urso annuncia l'arrivo dei ristoranti certificati made in Italy, un'iniziativa delle Ccie e del Governo per tutelare chi vende solo prodotti italiani e per contrastare le contraffazioni. "L'obiettivo - spiega - è raggiungere quota mille entro fine anno". Infine Urso si dice "convinto che la scommessa sul Sud sia prioritaria per l'economia nazionale, perché solo accrescendo i redditi e i consumi in questa parte d'Italia è possibile accrescere la domanda interna dei nostri prodotti, che ora aumenta solo all'estero".
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