Per le imprese emiliano-romagnole i mercati più promettenti sono sempre più lontani dall'Italia.
Sono i dati coeweb-ISTAT, elaborati dal Centro Studi di Unioncamere Emilia Romagna, ad introdurre il tema: Cina e Asia Centrale sono i Paesi che nel primo semestre del 2010 hanno registrato il maggior incremento di importazioni dalla nostra regione, ma anche Africa, Sud America e Australia.
L’Emilia Romagna, in linea con la media nazionale, opera strutturalmente con un raggio d’azione di circa 2700 km, ma nel 2011 i Paesi che avranno un valore delle importazioni superiore ai livelli pre-crisi si troveranno a oltre 5mila chilometri dal nostro Paese. Praticamente ad una doppia distanza rispetto a quella abituale degli attuali scambi commerciali. La situazione è ancora più delicata per alcuni segmenti tipici del Made in Italy: l’agroalimentare dell’Emilia Romagna, ad esempio, esporta su una distanza di circa 2000 km e si vedrà costretto a colmare un gap ancora più ampio, di oltre 3000 km, se vorrà competere a livello internazionale.
Andrea Zanlari, Presidente di Unioincamere Emilia Romagna e della Camera di Commercio di Parma, in vista della Convention della Camere di Commercio Italiane all’Estero, in programma a Parma dal 23 al 27 ottobre prossimi, ha così commentato questi dati: “La costituzione di un export organico e di una internazionalizzazione sostenibile costituiscono una sfida ardua, ma necessaria, per le imprese del nostro territorio. Questi dati ci dicono che il 2011 ci chiederà ancora di più, facendo sistema ed ‘aggredendo’ le distanze che ci separano da questi mercati. Essere distanti significa, certamente, incrementare la complessità di un opportuno controllo delle reti distributive, della movimentazione delle merci, del monitoraggio della domanda locale e dell’organizzazione dei benchmark. Sono convinto che si rivelerà fondamentale la rete capillare delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, in grado di fornire alle nostre aziende i servizi fondamentali per affrontare questa nuova sfida”.
A Parma, nel corso della Convention, le aziende iscritte avranno la possibilità confrontarsi con i rappresentanti della CCIE in incontri d’Affari one-to-one utili a carpire i dettagli più preziosi dei mercati di riferimento.
Per le aziende interessate le iscrizioni sono ancora aperte presso la CCIAA di Parma (si veda anche il sito web dedicato www.conventionccie.parma.it).