Trevi, la regina degli olivi
Trevi, la regina degli olivi

Borgo | Trevi è città antichissima ma dall'incerto etimo. Citata già in Plinio come Trebiae, il suo nome potrebbe riferirsi alla dea Diana, chiamata Trivia, o nascondere un ancor più arcaico significato d'origine osco-umbra riferito a un luogo particolare..

 

La Storia

I sec. a.C., Trebiae in età romana comprende una parte fortificata sulla collina e la civitas in pianura, presso l'attuale Pietrarossa. La bonifica della valle e la costruzione della via Flaminia favoriscono lo sviluppo dell'area e il sorgere di belle ville di campagna lungo il fiume Clitunno.

VI sec., l'impaludamento della valle porta alla decadenza la civitas, che viene abbandonata, mentre si ripopola la sommità del colle.

XI sec., la sede vescovile, fondata nel IV sec. da S. Emiliano, è soppressa. Trevi, che è gastaldato sotto i Longobardi, diviene in seguito libero Comune, stretto nella morsa tra Spoleto e Foligno.

1214, il duca di Spoleto conquista e saccheggia la città, che viene presto liberata e ricostruita dai suoi abitanti. Trevi subisce poi il dominio di vari capitani; particolarmente funesto è il vicariato dei Trinci di Foligno che dura fino al 1438.

XIV-XVI sec., è periodo florido per Trevi, che diventa importante centro commerciale grazie al suo pregiato olio di oliva, tanto da essere definita "il porto secco". Molti i segnali del conquistato ruolo economico e culturale del borgo: nel 1460 è eretto uno dei primi Monti di Pietà italiani, nel 1465-68 vengono prosciugate le paludi, nel 1470 si impianta a Trevi la quarta tipografia d'Italia, nel 1509 in S. Francesco è costruito uno dei primi organi del Paese.

1784, Pio VI concede a Trevi il titolo di città.
Il silenzio racchiuso nella chiocciola di pietra

Il prodotto del borgo

Eccellente è l'olio extravergine di oliva, uno dei migliori d'Italia.

Altra prelibatezza del territorio è il saporito sedano nero di Trevi, dal cuore polposo e tenero.

Infine il trebbiano, il vino che forse da di Trevi prende il nome, dall'aroma inconfondibile e di limitata produzione.

Il piatto del borgo

Potrebbe essere il piatto misto di bruschette con il prelibato olio, pomodoro, patè di asparagi e di olive.

Oppure gli strangozzi al tartufo o la tagliata di petto d'anatra che si servono nei suoi ristoranti.

A Trevi in autunno in occasione della frangitura e per l'arrivo dell'Olio Nuovo viene organizzato festivol, www.festivol.it e in primavera per celebrare la fioritura degli ulivi Pic-nic a Trevi www.picnicatrevi.it